Per il bene dell’Occidente, Gerusalemme capitale del mondo

Che il ciclone Trump avesse ricadute sui due conflitti più sanguinari degli ultimi anni lo si prevedeva. Non si immaginava, però, che le attività concrete del tycoon fossero così pesanti e invasive. Leggendo il contratto preliminare che Zelensky dovrebbe sottoscrivere, salta agli occhi che in fondo, “avrà il diritto esclusivo di stabilire il metodo, i criteri di selezione, i termini e le condizioni di tutte le licenze e i progetti futuri”. Ciò significa che Washington avrà il potere di decidere con quali Paesi Kiev potrà o non potrà fare affari in futuro. Ed ancora, il contratto quantifica il “valore economico associato alle risorse dell’Ucraina”, tra cui “risorse minerarie, petrolio e gas, porti, altre infrastrutture e “verra regolato dalla legislazione di New York”.
In pratica, per Trump , L’Ucraina diverrebbe il feudo transatlantico americano che gli permetterà di trattare direttamente con l’Europa. Per buona pace di Putin! Si aggiunge, altresì, una riflessione tecnico/ giuridica e storica. La Carta dell’ONU consente il legittimo intervento armato di uno Stato contro altro Stato se ciò appare veramente finalizzato a porre fine ad una violazione sistematica e massiccia dei diritti umani.
Ed è esattamente ciò che è accaduto nel Donbas, in Ucraina, dal 2014 e fino all’intervento militare russo del 2022. Vedremo.
Ancora più diretta e forte L’azione di Trump finalizzata ad aiutare i destini del conflitto mediorientale, promettendo l’annientamento di Hamas e dei fiancheggiatori terroristici e liberando Gaza dagli abitanti “complici” dei fatti del 7 ottobre 2023. Per proseguire sul ragionamento e spostando sull’Italia la moderata ma efficace riflessione, va ricordata l affermazione di Ugo La Malfa, deputato dell’Assemblea Costituente e segretario del Partito Repubblicano Italiano, che diceva “La Libertà dell’Occidente si difende sotto le mura di Gerusalemme” all’indomani della guerra dei sei giorni.
Partiamo da una semplice analisi storica
Uno dei maggiori leader dell’OLP, nel 1977 dichiara al quotidiano olandese Trouw: “Il popolo palestinese non esiste. La creazione di uno Stato palestinese è solamente un mezzo per continuare la nostra lotta per l’unità araba contro lo Stato d’Israele.” E ancora “per ragioni strategiche la Giordania, che è uno Stato sovrano con confini ben definiti, non può vantare diritti su Haifa e Jaffa mentre io, come palestinese, posso senz’altro vantare diritti su Haifa, Jaffa, Beersheva e Gerusalemme. Comunque, nel momento in cui i nostri diritti saranno riconosciuti non attenderemo nemmeno un minuto per unire la Palestina alla Giordania“.
A ciò si aggiunge che Arafat era “un borghese egiziano, il KGB russo distrusse i documenti ufficiali che ne certificavano la nascita al Cairo, rimpiazzandoli con documenti falsi che lo facevano figurare nato a Gerusalemme e, pertanto, palestinese di nascita”.
E se torniamo al dominio ottomano (1299 – 1922), la regione geografica della Palestina era suddivisa in due governatorati che non ricalcavano i confini attuali. Il nome Palestina non esisteva: il primo, Vilayet di Beirut, era suddiviso nelle province di Beirut, Acre, Nasra e Nablus; mentre il secondo, Mutasarrifato di Gerusalemme, era composto da una regione più a Nord – comprendente oltre a Gerusalemme anche le città di Betlemme, Jaffa, Hebron, Beersheba e Gaza- ed una regione più a sud, che si estendeva lungo il deserto del Negev comprendendo l’intera penisola del Sinai fino al Golfo di Suez.
E ci fermiamo qui perché tutto porta alla stessa affermazione e cioè che nessuno ha ancora istituito uno Stato palestinese mentre con grande fatica esiste lo Stato democratico di Israele ..
Avendo dimostrato il percorso umano e storico della realtà mediorientale, resta però sempre valida la preoccupante affermazione di Ugo La Malfa e quindi il pericolo per l’Occidente di vedersi travolto da ciò che avviene in senso figurato a Gerusalemme intendendo L ‘intera area geografica insanguinata da tempo immemore.
Biblicamente ed agli occhi di tutti Gerusalemme, città speciale, rappresenta la libertà di religione e il simbolo di una convivenza pacifica anche se forzata, fondata su un delicatissimo equilibrio nel rispetto degli spazi vitali di ciascun abitante che non va esasperato ne da gli Stati Uniti ne dall’Europa ne da altre forze internazionali
Per il bene del mondo, bisogna tornare a metodi saggi e moderati… per il bene dell’Occidente bisogna lottare per mantenere Gerusalemme, capitale del mondo!

Carola Parano

By Carola Parano

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