Mosca, le tensioni e la parata del Giorno della Vittoria

Ci si avvicina al giorno della parata a Mosca, per celebrare il Giorno della Vittoria e la fine della II guerra mondiale oltre che la vittoria delle truppe sovietiche sul nazismo avvenuta il 9 maggio di 80 anni fa. Ad assistere alla parata, accanto al padrone di casa Vladimir Putin, ci saranno molti altri capi di Stato e di governo. Tra tutti spicca la presenza del leader cinese Xi Jinping, alleato dello zar e in visita in Russia dal 7 al 10 maggio, proprio in occasione delle celebrazioni. Tra gli europei presenti il presidente serbo Alexsandar Vucic e il primo ministro slovacco Robert Fico

Intanto, cresce la tensione per ciò che potrebbe accadere quel giorno a Mosca. Nella notte tra il 5 e il 6 maggio, la Federazione Russa ha vissuto una delle più intense ondate di attacchi con droni dall’inizio del conflitto. Secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo, sono stati abbattuti 105 UAV (veicoli aerei senza pilota), un terzo dei quali nella regione di Bryansk, al confine con l’Ucraina. L’attacco ha interessato oltre dieci regioni russe e ha causato importanti disagi al traffico aereo in tutto il paese.

Tredici aeroporti, tra cui quelli delle città di Samara, Saratov, Nizhny Novgorod e Kazan, hanno dovuto sospendere le operazioni di decollo e atterraggio. A Mosca, i quattro principali aeroporti – Vnukovo, Domodedovo, Zhukovsky e Sheremetyevo – hanno temporaneamente chiuso le piste, deviando i voli verso scali alternativi.

Il sindaco della capitale, Sergei Sobyanin, ha comunicato che solo sopra la regione di Mosca sono stati intercettati e abbattuti 19 droni, molti dei quali volavano in sciami a bassa quota, rendendo particolarmente difficile l’intercettazione.

By Redazione

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