Il decreto sicurezza è legge ma quante proteste in Senato

Il decreto sicurezza passa al Senato e diventa legge dello Stato. Un passo che ha provocato la reazione dei senatori di Pd, M5S e Avs. I senatori dell’opposizione, per protesta, si erano seduti a terra davanti ai banchi del governo, urlando “Vergogna, vergogna” e chiedendo di convocare la conferenza dei capigruppo. I senatori del centrosinistra si sono seduti a terra, a gambe incrociate, alcuni con cartelli dov’era scritto “Denunciateci tutti” o “Vergogna”. Il riferimento è anche alla punibilità – prevista nel provvedimento – in alcuni casi come nelle rivolte in carcere, di atteggiamenti di resistenza passiva o al reato di blocco stradale.

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, è stato costretto a sospendere la seduta. La conferenza ha registrato le critiche al testo delle opposizioni, che hanno parlato in coro di “svolta autoritaria” con il decreto.

Il sottosegretario del Ministero dei Trasporti saluta con soddisfazione l’entrata in vigore della legge a maggior ragione per “l’inasprimento delle pene per i reati commessi nelle vicinanze delle stazioni ferroviarie, metropolitane o a bordo dei treni”, con cui “si tutelano i milioni di cittadini che ogni giorno viaggiano e hanno il diritto di sentirsi al sicuro quando utilizzano un mezzo pubblico di trasporto”.

By Redazione

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