Il gruppo Stellantis investe negli Stati Uniti. La strategia dell’impresa è quella di prendere accordi con il governo Trump ha preso per diventare la prima grande casa automobilistica a investire negli Usa dopo il cambio di amministrazione. Il COO del gruppo per il Nord America, Antonio Filosa, ha rimarcato l’importanza di questi investimenti per la crescita della produzione automobilistica americana, evidenziando un incontro già avvenuto tra il presidente del gruppo, John Elkann, e Donald Trump.
“Sotto la leadership del presidente Trump, Stellantis sta portando 1.500 posti di lavoro in Illinois, riaprendo Belvidere, e investendo a Detroit, in Ohio e in Indiana. La rinascita manifatturiera americana è qui. Benvenuti nell’età dell’oro“, riporta la Casa Bianca su X.
In America, Stellantis occupa circa 66mila dipendenti in diverse decine di stabilimenti di cui 12 per l’assemblaggio, 6 per i motori, 3 per la trasmissione e 7 per la lavorazione meccanica. Serviranno rapporti costruttivi con le organizzazioni sindacali e nuove iniziative che includono la produzione di un pick-up di taglia media a Belvidere e la prossima generazione del Dodge Durango a Detroit. Filosa ha aggiunto: “Spingeremo su tecnologie aggiuntive e forti azioni sui prodotti per Jeep Wrangler e Gladiator nel Toledo Assembly Complex, e più componenti critici per la nostra produzione nel Toledo Machining Plant. Effettueremo ulteriori investimenti negli stabilimenti di Kokomo, in Indiana, per produrre il motore Hurricane 4, garantendo che gli Stati Uniti saranno la sede di produzione di questo propulsore strategico. Intendiamo lavorare insieme al sindacato UAW per rafforzare l’azienda”.
