In Canada vincono i liberali che annunciano subito di volere contrastare la guerra commerciale e le minacce di annessione del presidente Usa Donald Trump. Ha trionfato Mark Carney, primo ministro canadese il quale ha detto che il suo Paese non dovrà mai dimenticare il “tradimento” americano. “Il nostro vecchio rapporto con gli Stati Uniti è finito” perché “il presidente Trump sta cercando di spezzarci per possederci”, ha detto Carney dopo la vittoria alle elezioni. Ha invitato il Paese a unirsi nei “difficili mesi a venire che richiederanno sacrifici”. Un invito raccolto da Poilievre, leader conservatore. “Metteremo sempre il Canada al primo posto”, ha detto ai suoi sostenitori dopo la sconfitta. E ha aggiunto: “I conservatori collaboreranno con il primo ministro e tutti i partiti con l’obiettivo comune di difendere gli interessi del Canada e ottenere un nuovo accordo commerciale che ci lasci alle spalle questi dazi, proteggendo al contempo la nostra sovranità”.
La guerra commerciale di Trump e le minacce di annettere il Canada, rinnovate in un post sui social media il giorno delle elezioni, hanno indignato i canadesi e hanno reso i rapporti con gli Stati Uniti un tema chiave della campagna elettorale. Carney, che non aveva mai ricoperto una carica elettiva e aveva sostituito Trudeau come premier solo il mese scorso, ha basato la sua campagna su un messaggio anti-Trump. In precedenza ha ricoperto la carica di governatore della banca centrale sia nel Regno Unito sia in Canada e ha convinto gli elettori che la sua esperienza finanziaria globale lo rende pronto a guidare il Paese attraverso una guerra commerciale. Ha promesso di espandere le relazioni commerciali con l’estero per ridurre la dipendenza del Canada dagli Stati Uniti