Pubblicato il Global Risks Report 2025 del World Economic Forum che evidenzia un panorama globale sempre più instabile, segnato da rischi interconnessi di natura geopolitica, ambientale, tecnologica e sociale. Il Global Risks Report 2025 presenta i risultati dell’indagine globale sulla percezione dei rischi 2024 2025 (GRPS), che raccoglie informazioni da oltre 900 esperti in tutto il mondo. Il rapporto analizza le analisi globali rischi attraverso tre orizzonti temporali a supporto delle decisioni bilanciare le crisi attuali e le crisi a più lungo termine.
L’attuale clima geopolitico, a seguito della invasione dell’Ucraina e con le guerre che imperversano Medio Oriente e in Sudan, lo rende quasi impossibile non pensare a tali eventi quando valutare l’unico rischio globale che si prevede di presentare Una crisi materiale nel 2025: quasi un quarto degli intervistati (23%) ha selezionato lo Stato conflitti armati basati su (guerre per procura, guerre civili, colpi di stato, terrorismo, ecc.) come primo rischio per il 2025. Rispetto all’anno scorso, questo rischio è salito dall’ottavo al primo posto in classifica.
Le tensioni sono inoltre associate al crescente rischio di confronto geoeconomico (sanzioni, tariffe, screening degli investimenti), la classifica terzo, che è anche guidato dalla disuguaglianza, dalla polarizzazione sociale e altri fattori.
I rischi connessi agli eventi meteorologici estremi è anche una preoccupazione chiave per l’anno a venire, con il 14%
degli intervistati che lo selezionano. Il cambiamento sta diventando ogni anno più evidente, poiché l’inquinamento derivante dall’uso continuato di combustibili fossili, come carbone, petrolio e gas porta a fenomeni più frequenti e gravi
eventi meteorologici estremi. Ondate di calore tra le parti dell’Asia; inondazioni in Brasile, Indonesia e parti di
Europa; incendi boschivi in Canada; e gli uragani Helene e Milton negli Stati Uniti sono solo alcuni recenti
esempi di tali eventi.
Analogamente all’anno scorso, la disinformazione e disinformazione e polarizzazione sociale rimangono i principali rischi correnti. L’elevato posizionamento di questi due rischi non sorprende considerando l’accelerazione dello spread
informazioni false o fuorvianti, che amplificano gli altri principali rischi che ci troviamo ad affrontare, da quelli di origine statale conflitto armato a eventi meteorologici estremi. La sensazione di società sempre più frammentate è riflesso da quattro dei primi 10 rischi che si prevede presentare una crisi materiale nel 2025 essendo la società in natura.
Sul fronte economico, l’inflazione è meno preoccupante rispetto al 2024. Tuttavia percezioni delle prospettive economiche generali per il 2025 rimane abbastanza pessimista in tutte le fasce d’età di intervistati. Il rischio di una recessione economica (recessione, stagnazione) continua ad essere un preoccupazione tra gli intervistati, che si attestano al 5% degli intervistati). Le vulnerabilità percepite associate ai rischi di recessione economica sono più elevati per i giovani.
