René Benko, il magnate austriaco del settore immobiliare, arrestato dalla polizia, è accusato di aver utilizzato uno schema per gonfiare i contributi di capitale. Le indagini sono successive all’insolvenza del suo impero immobiliare nel novembre 2023, il più grande fallimento aziendale della storia dell’Austria. I magistrati sostengono che Benko abbia nascosto il controllo sulla Laura Private Foundation durante la sua procedura di insolvenza personale. Lo accusano anche di aver falsificato fatture e nascosto beni, come orologi di lusso e armi da fuoco, per eludere i creditori.
In un’altra indagine, la polizia italiana a dicembre aveva emesso un mandato di arresto per il magnate per presunte irregolarità nella sua attività nella regione dell’Alto Adige. Benko è diventato un miliardario costruendo un impero immobiliare con la società Signa, sfruttando l’onda lunga dei tassi di interesse bassissimi e quindi vantaggiosa per acquistare case. Dopo che i tassi hanno cominciato a risalire, Signa ha dichiarato insolvenza. Secondo il curatore fallimentare, le richieste di risarcimento nei confronti di Benko ammontano a circa 2,4 miliardi di euro.
