Il cardinale Prevost ispirato dal Papa della Rerum Novarum

Il nuovo Papa ha scelto di chiamarsi Leone XIV ispirandosi a Papa Leone XIII, al secolo Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci, che è stato il 256º vescovo di Roma e e Papa della Chiesa cattolica dal 20 febbraio 1878 fino alla morte avvenuta nel 1903.

È ricordato nella storia dell’epoca moderna come pontefice che ritenne che fra i compiti della Chiesa rientrasse anche l’attività pastorale in campo sociopolitico. Viene ricordato quale Papa delle encicliche: ne scrisse 86, con lo scopo di superare l’isolamento nel quale la Santa Sede si era ritrovata dopo la perdita del potere temporale con l’Unità d’Italia.

La sua più famosa enciclica fu la Rerum Novarum con la quale si realizzò una svolta nella Chiesa cattolica, ormai pronta ad affrontare le sfide della modernità come guida spirituale internazionale. In questo senso correttamente gli fu attribuito il nome di «papa dei lavoratori» e di «papa sociale»: infatti formulò i fondamenti della moderna dottrina sociale della Chiesa.

Nelle sue opere a favore della Chiesa venne aiutato dal fratello Giuseppe, elevato al grado di cardinale dallo stesso Leone XIII nel 1879. Leone XIII è noto anche per essere stato il primo papa, dopo mille anni di storia, a non esercitare il potere temporale, perché impedito dalla recente occupazione italiana, destinata a perdurare per un sessantennio.

Fatto inconsueto nella cronaca dei pontificati è l’episodio di una sua visione mistica preconizzante un prossimo futuro, drammatico specialmente per la Chiesa cattolica, che ebbe una certa influenza sul suo pensiero teologico e probabilmente sulla sua seguente ispirazione ministeriale.

By Redazione

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